Mercoledì delle Ceneri e celebrazioni del Tempo di Quaresima.
«Fuggi via per breve tempo dalle tue occupazioni, lascia per un po’ i tuoi pensieri tumultuosi.
Allontana in questo momento i gravi affanni e metti da parte le tue faticose attività.
Attendi un poco a Dio e riposa in lui.
Entra nell’intimo della tua anima, escludi tutto tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo, e, richiusa la porta, cercalo.
O mio cuore, di’ ora con tutto te stesso, di’ ora a Dio: Cerco il tuo volto. II tuo volto, Signore, io cerco».
Sant’Anselmo d’Aosta, Proslogion, 1.
Il 5 marzo, mercoledì delle Ceneri, inizia il Tempo di Quaresima. Questi gli orari delle celebrazioni previste in Parrocchia:
Mercoledì 5 marzo 2025 - Mercoledì delle Ceneri (Giornata di digiuno e astinenza dalle carni):
ore 08.00: celebrazione delle Lodi;
ore 08.30: celebrazione della Santa Messa con l'imposizione delle Ceneri;
dalle ore 17.30: Confessioni per l'inizio della Quaresima;
ore 17.20: preghiera del Santo Rosario;
ore 18.00: celebrazione dei Vespri;
ore 18.30: celebrazione della Santa Messa con l'imposizione delle Ceneri;
ore 19.45: Liturgia della Parola con l'imposizione delle Ceneri;
In Parrocchia, tutti i venerdì di Quaresima: alle ore 18.45: pia pratica della Via Crucis.
Durante tutto il Tempo di Quaresima, inoltre, verranno celebrate le Lodi con la celebrazione della Santa Messa feriale delle ore 8.30 e i Vespri con la celebrazione della Santa Messa delle ore 18.00.
Giovedì 6 marzo - giornata dell'Eucarestia: Ore 18.30: Adorazione Eucaristica prolungata fino alle ore 19.15 con al celebrazione dei Vespri, preghiera silenziosa e meditazione.
Venerdi 7 marzo - giornata della penitenza: Via Crucis di tutta la Comunità alle ore 18.45.
Qualche breve indicazione sul digiuno quaresimale:
La pratica del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera.
La pratica dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.
Alla pratica del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al sessantesimo anno iniziato; alla pratica dell’astinenza coloro che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età.
Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale.
L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima.
Dall'osservanza dell'obbligo della pratica del digiuno e dell'astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio i motivi di salute.
Con spirito di preghiera e di umiltà, riceviamo sul capo la cenere. È un gesto che vuole riportarci alla realtà essenziale di noi stessi:
noi siamo polvere, la nostra vita è come un soffio (cfr Sal 39,6; 144,4), ma il Signore – Lui e soltanto Lui, non altri – non permette che
essa svanisca; Egli raccoglie e plasma la polvere che siamo, perché non venga dispersa dai venti impetuosi della vita e non si dissolva
nell’abisso della morte.
Le ceneri poste sul nostro capo ci invitano a riscoprire il segreto della vita. Ci dicono: fino a quando continuerai a indossare
un’armatura che copre il cuore, fino a quando continuerai a camuffarti con la maschera delle apparenze, a esibire una luce artificiale per mostrarti
invincibile, resterai vuoto e arido. Quando invece avrai il coraggio di chinare il capo per guardarti dentro, allora potrai scoprire
la presenza di un Dio che ti ama e ti ama da sempre; finalmente si frantumeranno le corazze che tu ti sei costruito e potrai sentirti
amato di un amore eterno.
Sorella, fratello, io, tu, ognuno di noi, siamo amati di amore eterno. Siamo cenere su cui Dio ha soffiato il suo alito di vita,
siamo terra che Egli ha plasmato con le sue mani (cfr Gen 2,7; Sal 119,73), siamo polvere da cui risorgeremo per una vita senza fine
preparata da sempre per noi (cfr Is 26,19). E se, nella cenere che siamo, arde il fuoco dell’amore di Dio, allora scopriamo che di
questo amore siamo impastati e che all’amore siamo chiamati: amare i fratelli che abbiamo accanto, essere attenti agli altri,
vivere la compassione, esercitare la misericordia, condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo con chi è nel bisogno.
Perciò l’elemosina, la preghiera e il digiuno non possono ridursi a pratiche esteriori, ma sono vie che ci riconducono al cuore,
all’essenziale della vita cristiana. Ci fanno scoprire che siamo cenere amata da Dio e ci rendono capaci di spargere lo stesso amore
sulle “ceneri” di tante situazioni quotidiane, perché in esse rinascano speranza, fiducia, gioia.
FRANCESCO, Omelia del 14 febbraio 2024, mercoledì delle Ceneri.
Buon cammino di Quaresima!
Ci accompagni e ci protegga con la sua celeste intercessione in questo tempo la Vergine Maria, Madre della Chiesa e Madre della Speranza.
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