Parrocchia
Santa Maria Domenica Mazzarello - Roma
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   Storia e tradizione di una festa molto amata.
La festa dell'Immacolata.

Fu Papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, a sancire che la Vergine Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
«[...] dichiariamo, affermiamo e stabiliamo che è stata rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale; pertanto, questa dottrina dev'essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli.»

Solo quattro anni dopo, apparendo a Bernadette Soubirous e auodefinendosi Immacolata Concezione, la Madonna confermerà l'esatto significato teologico di quanto affermato dal dogma. Tuttavia il primo atto formale di un Pontefice in onore dell'Immacolata risale a ben quattro secoli prima: è il 1484, infatti, quando Papa Sisto IV introduce a Roma la festa liturgica della Concezione. Sarà poi Clemente XI, nel 1708, a rendere universale la festa dell'Immacolata, già celebrata dal popolo a Roma e in altre zone della cristianità.

Tre anni dopo la promulgazione della bolla Ineffabilis Deus, l’8 dicembre del 1857, Papa Pio IX, inaugura e benedice a Roma il monumento dell'Immacolata, che ancora oggi ammiriamo, comunemente detto “di Piazza di Spagna”: in realtà si trova nell'adiacente Piazza Mignanelli e venne interamente pagato dal re Ferdinando II delle Due Sicilie. Fu Pio XII, invece, a iniziare la tradizione di inviare fiori da porre presso questa statua nel giorno dell'Immacolata; il suo successore, Papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente a deporre ai piedi della Vergine un cesto di rose bianche, per poi recarsi in visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. La consuetudine fu mantenuta poi da tutti i successori.

Da poco Pontefice, il Papa mariano per eccellenza, Giovanni Paolo II, non esita ad assumere l’usanza romana dell’omaggio floreale, sentendosi in questo pienamente vescovo di Roma e dunque pienamente romano, come evidenzia nelle sue parole pronunciate l'8 dicembre 1979:
"Veniamo oggi in questo luogo soprattutto noi Romani, abitanti di questa città, che la Provvidenza Divina ha scelto ad essere la sede di Pietro e dei suoi Successori. Veniamo numerosi da quando Pio XII iniziò questo gesto di filiale omaggio, quasi un secolo dopo che Pio IX benedisse questo monumento all’Immacolata. Veniamo tutti, anche se non siamo qui tutti presenti fisicamente; siamo però presenti con lo spirito. Anziani e giovani, genitori e figli, sani e malati, rappresentanti dei diversi ambienti e professioni, sacerdoti e religiosi e religiose, autorità civili della città di Roma, della provincia del Lazio, tutti riteniamo come un particolare privilegio l’essere oggi qui insieme col Vescovo di Roma, accanto a questa Colonna Mariana, per circondarti, Madre, della nostra venerazione e del nostro amore. Accoglici, così come siamo, qui accanto a te, in questo annuale incontro! Accoglici! Guarda nei nostri cuori! Accogli le nostre sollecitudini e le nostre speranze! Aiutaci, tu, piena di Grazia, a vivere nella Grazia, a perseverare nella Grazia e, se fosse necessario, a ritornare alla Grazia del Dio Vivente, che è il più grande e soprannaturale bene dell’uomo. Tra breve noi tutti ci allontaneremo da questo luogo. Desideriamo però ritornare alle nostre case con questa gioiosa certezza che sei con noi, Tu, Immacolata, tu da secoli prescelta per essere Madre del Redentore. Sei con noi. Sei con Roma. Sei con la Chiesa e con il mondo".

Le notizie, in sintesi e stralci, sono state riprese da un articolo pubblicato da vaticannews.va

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